Sul numero di Agosto della rivista Antincendio, edita da EPC Editore, è stata pubblicata la prima parte dell’articolo avente titolo: “Progettare una struttura complessa negli U.S.A. secondo l’approccio ingegneristico italiano”, a firma di Luca Fiorentini, Direttore Esecutivo di TECSA S.r.l.
Si riporta nel seguito l’abstract dell’articolo, la cui seconda parte sarà pubblicata sul numero di settembre.
L’elaborato costituisce un estratto dell’applicazione dell’approccio ingegneristico orientato alla prestazione (ingegneria della sicurezza antincendio o “FSE”) per una nuova struttura sanitaria multipiano avente significativa altezza. Lo studio completo è stato sviluppato grazie alla collaborazione di diversi stakeholder (ed in particolare TECSA S.r.l. in qualità di capo gruppo responsabile, RIMOND S.p.A., dell’Università di Roma Tre, del Politecnico di Torino e del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco), ed è stato presentato alla conferenza “SFPE 12th International Conference on Performance Based Codes and Fire Safety Design Methods” tenutasi ad Honolulu nel mese di aprile 2018. Nell’articolo vengono riassunte le rilevanze principali dell’analisi per la quota parte relativa alle attività connesse con l’applicazione delle tecniche della ingegneria della sicurezza antincendio per gli aspetti di studio degli scenari di incendio e conseguente individuazione della strategia di difesa degli occupanti ed evacuazione dell’edificio.
Le attività di valutazione della garanzia della prestazione sono state anticipate da una approfondita fase di analisi e valutazione del rischio di incendio che, per una completa trattazione data l’elevata criticità dell’opera data la sua altezza il suo layout, la sua destinazione d’uso e la sua significativa altezza, volutamente è stata condotta adottando una serie di tecniche diverse, ognuna concorrente alla individuazione e caratterizzazione degli scenari di incendio da assoggettarsi a successiva valutazione degli effetti mediante calcolazione numerica. Tra le tecniche impiegate si citano l’analisi con il metodo Bow-Tie (integrato dalla valutazione quantitativa secondo un approccio LOPA per la definizione dei livelli di protezione indipendenti e per la stima della probabilità di fallimento su domanda di questi, come descritto dall’AIChE – American Institute of Chemical Engineers), la valutazione del rischio secondo il flusso di cui alla Sezione G del D.M. 3 agosto 2015, la valutazione con il metodo FLAME (Fire risk Level Assesment Method for Enterprises, sviluppato da L. Fiorentini, L. Marmo ed E. Danzi del Politecnico di Torino), l’applicazione, vista l’ubicazione del manufatto, del codice statunitense denominato “Life Safety Code” e del metodo ad indici ricompreso nello standard NFPA 101A, specificamente dedicato alle strutture sanitarie ed ospedaliere. L’applicazione delle tecniche sopracitate, ciascuna con i propri punti di forza, ha consentito di addivenire ad un pool di scenari di incendio (ed associate dinamiche di riferimento) atto ad essere considerato rappresentativo e sufficientemente esaustivo dei rischi per la sicurezza antincendio rispetto ai casi d’uso di riferimento del manufatto. Ciascuno scenario caratterizzato sia in termini probabilistici sia in termini di dinamica ed
effetti potenziali diretti e secondari (effetto domino), con riguardo alla sicurezza degli occupanti.
Ciò detto il presente articolo ripercorre le valutazioni condotte per alcuni scenari tra quelli selezionati. Le attività di analisi del rischio, secondo le metodologie sopra citate, sono state condotte mediante l’applicazione del flusso di lavoro previsto dalla linea guida “Fire risk assessment guide” predisposta dalla Society of Fire Protection Engineers (SFPE), integrata dalle indicazioni del più generale standard ISO 31000.