Sulla rivista Prisma n. 2/2018, disponibile ora in edicola, è disponibile l’articolo dal titolo “Gli indagatori di disastri – Macerie, lamiere contorte resti bruciati… Come fanno i periti a ricostruire cause e dinamiche di una sciagura? La delicata scienza dell’ingegneria forense” di Francesca Gatti.
Luca Fiorentini, già socio di MFCforensic e direttore esecutivo di TECSA, è stato intervistato dall’autrice in qualità di docente al Master di Ingegneria Forense del Politecnico di Torino.
L’articolo, prendendo le mosse dal recente crollo del Ponte Morandi a Genova (sulla cui indagine lavorano anche i tecnici di MFCforensici), intende mostrare alcuni degli aspetti salienti del delicato ruolo dell’ingegnere forense: dalla raccolta delle evidenze alla failure analysis, dalle simulazioni agli elementi finiti all’esperienza nell’incendio della ThyssenKrupp nel 2007 a Torino.
Infine, l’articolo sottolinea la necessità per il consulente tecnico di non fermarsi “all’ovvio, all’immediato e al visibile, ma […] cercare, vagliare e dimostrare anche le cause latenti, che possono essere associate a resposnsabilità non facilmente individuabili”.