Per la fase progettuale di un nuovo impianto di polipropilene, Tecsa ha predisposto i seguenti studi HSE:
- ENVID, ovvero ENVironmental aspect IDentification, e HRA, ovvero Health Risk Assessment, studi mirati ad identificare i potenziali impatti delle fasi operative e manutentive del progetto rispettivamente sull’ambiente e sul personale, identificandone la gravità e le misure preventive e mitigative, già presenti o da installarsi;
- FBRC, ovvero Fire and Blast Resistant Construction, mirato a definire i criteri di costruzione per gli edifici da proteggere da incendi e/o esplosioni, in quanto ritenuti strategici per l’attività;
- PHA, ovvero Preliminary Hazardous Analysis, e HAZID, ovvero HAZard IDentification, studi mirati ad identificare tutti i potenziali pericoli legati allo sviluppo del progetto, anche quelli non strettamente legati al processo di produzione, suggerendo eventualmente misure preventive e mitigative, laddove necessario;
- HAZOP, ovvero HAZard and OPerability, mirato a studiare l’evoluzione di problemi operativi dovuti a deviazioni dai corretti parametri di processo suggerendo eventualmente misure preventive e mitigative, laddove necessario;
- LOPA, ovvero Layer of Protection Analysis, mirato a determinare, in accordo agli standard IEC 61511 e IEC 61508, il SIL (Safety Integrity Level) di ciascuna funzione strumentata di sicurezza (SIF) identificata in sede di HAZOP quale barriera di protezione indipendente (IPL);
- ricomposizione del rischio dovuto agli eventi incidentali credibili mediante il software SAFETI della DNV, a seguito della quale è possibile effettuare:
- lo studio QRA, ovvero Quantitative Risk Assessment, mirato alla quantificazione del rischio individuale, in termini di LSIR (Location Specific Individual Risk) e IRPA (Individual Risk Per Annum), ed il rischio sociale, in termini di curva F/N;
- lo studio FERA, ovvero Fire and Explosion Risk Assessment, mirato a calcolare il livello di rischio per gli edifici e gli asset industriali, valutando i possibili effetti domino, al fine di confermare o correggere il layout dell’impianto.
A tale scopo, sono stati analizzati più di 20 PFD e più di 30 P&ID.